Progetto Anci Anti Sprechi Alimentari

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Tra i principali fattori che possono contribuire allo spreco alimentare nella distribuzione commerciale si annoverano:
  • Interruzione della “catena del freddo” (es. malfunzionamento dei dispositivi di refrigerazione);
  • Danneggiamenti dei prodotti nei punti vendita ad opera dei clienti/consumatori;
  • Danneggiamenti dei prodotti nei punti vendita e nei centri di distribuzione durante le operazione di movimentazionee stoccaggio;
  • Avvicinamento della data di scadenza/consumo preferibile dei prodotti sugli scaffali determinata in larga misura dall’attitudine dei clienti/consumatori ad acquistare i prodotti con data di scadenza/consumo preferibile più lontana nel tempo;
  • Errori nella previsione della domanda/programmazione degli ordini (che determinano la presenza di prodotti in eccesso a magazzino);
  • Offerte promozionali stampate sulla confezione (che determinano l’impossibilità di vendere un prodotto al termine della scadenza dell’offerta);
  • Condizioni contrattuali tra produttore e distributore che favoriscono acquisti in eccesso rispetto alle reali necessità per l’ottenimento di sconti commerciali sulle forniture;
  • Deperimento/danneggiamento di un prodottoall’interno di confezioni multiprodotto (generalmente prodotti ortofrutticoli);
  • Inadeguatezza/complessità/mancanza di armonizzazione del contesto normativo/regolamentare che disciplina la donazione dei prodotti invenduti (fiscale, igienico sanitario, procedurale)
  • Mancanza di incentivi economici per la donazione dei prodotti alimentari invenduti (che rendono più economico lo smaltimento rispetto alla donazione);
  • Presenza di contaminazione nei prodotti commercializzati (che determinano il ritiro dal mercato dei prodotti in vendita).
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